Servizi e prestazioni

BORD srl si rende disponibile per fornire:
• Sopralluoghi;
• Consulenza;
• Preventivi e studi di fattibilità;
• Valutazioni tecnico-strumentali (rif. M_D GGEN REG20160007495 14-03-2016); – VEDI ALLEGATO.
• Supporto ed esecuzione delle operazioni di Bonifica ordigni residuati bellici esplosivi.
In particolare si garantiscono:


Tempi brevi e certi:

  • 1 settimana circa per preparazione del DUB e sua protocollazione al GENIODIFE;
  • 15 giorni di prassi per l’ottenimento del Nulla Osta da parte dell’OEP (Organo Esecutivo Periferico);
  • Tempi della bonifica variabili in base alla tipologia di lavorazione e all’area oggetto di intervento;
  • 1 settimana circa per il rilascio dell’Attestato di Garanzia nei confronti della committenza;
  • 30 giorni al massimo entro i quali il GENIODIFE effettuerà i dovuti controlli nell’ambito delle funzioni di sorveglianza e vigilanza.
• assistenza al committente per l’adempimento dell’iter amministrativo presso le autorità competenti per territorio (5°Reparto Infrastrutture Padova e 10° Reparto Infrastrutture Napoli); – SCARICA MODULO.
• esecuzione dei lavori di bonifica degli ordigni residuati bellici esplosivi in conformità con le specifiche tecniche emanate dalle Autorità Militari competenti;
• relazione con le figure tecniche responsabili della sicurezza nei cantieri;
• emissione dell’Attestato di Bonifica Bellica Terrestre che certifichi le aree oggetto di bonifica con la applicazione delle direttive tecniche emanate dalle Autorità competenti per territorio. – VISUALIZZA DOCUMENTO DI ESEMPIO.
• vidimazione Ministeriale tramite controllo a campione da parte del 5° Reparto Infrastrutture di Padova.Vidimazione Ministeriale tramite controllo a campione da parte del 5° Reparto Infrastrutture di Padova.
 

Operazioni Di Bonifica Bellica:

Le suddette lavorazioni saranno eseguite conformemente alle prescrizioni generali impartite dal 5° Reparto Infrastrutture di Padova – Sezione B.C.M. Dette prescrizioni generali, impartite dalla suddetta Direzione, prevedono le seguenti tipologie di intervento:
  • Bonifica superficiale delle aree interessate ai lavori di ogni tipo, anche di ingombro cantiere e manovra mezzi, mirata ad individuare segnali ferromagnetici derivanti dalla presenza di materiale ferroso, compresi ordigni bellici, fino alla profondità di – 1,00 mt. In caso di rilevamento di interferenza magnetica in determinati punti, si procede con lo scavo di avvicinamento in corrispondenza degli stessi, in maniera da portare allo scoperto gli oggetti sorgente delle anomalie magnetiche stesse.
  • Bonifica profonda, che può avvenire in due modalità: 1) In assenza di segnale superficiale:
  • A mezzo trivellazioni, per tutte quelle aree oggetto di costruzione di strutture portanti, oppure scavi a sezione obbligata o sbancamento, che dovessero superare il metro di profondità, precisando che:
  • Le trivellazioni dovranno raggiungere la quota richiesta dal Capitolato GENIODIFE, e comunque non oltre i -7,00 mt. Di profondità dal piano campagna; inoltre l’impresa Esecutrice dovrà rilasciare un’ulteriore garanzia di mt 1,00 dal piano esplorato;
  • Tali trivellazioni non dovranno comunque superare la profondità, dal presunto piano di campagna del periodo bellico, a meno che il terreno non risulti particolarmente molle o limaccioso o lo sia stato in detto periodo;
  • Le trivellazioni dovranno essere invece limitate, se eventualmente dopo il primo strato di terreno si dovesse incontrare uno strato roccioso in genere, fino al raggiungimento dello strato stesso; 2) Con presenza di diffusa infestazione ferromagnetica superficiale:
  • In tal caso si procede con lo Scavo Meccanico a Strati, il quale verrà eseguito per strati successivi di spessore non superiore all’accertata capacità di indagine dell’apparecchio di ricerca utilizzato, in relazione alla particolare natura del terreno ove si opera, mediante impiego di idonei mezzi meccanici muniti di benna liscia, con movimento lento e continuo pronto ad essere interrotto alla minima resistenza. Prima di passare alla rimozione dello strato successivo il terreno del fondo scavo dovrà essere sempre sottoposto preliminarmente a bonifica superficiale. Sulla base delle suddette prescrizioni generali impartite dai Militari durante le operazioni di Bonifica Bellica, è da prevedere l’esecuzione delle seguenti tipologie di lavoro, finalizzate all’individuazione ed allo scoprimento di ordigni esplosivi e/o masse ferrose, individuati nel corso dell’effettuazione delle operazioni di cui ai precedenti punti a) e b):
  • Scavo con mezzo meccanico a sezione obbligata, variabile in base alle effettive esigenze di avvicinamento al segnale rilevato nel corso dell’effettuazione delle operazioni di cui ai precedenti punti, avente profondità compresa tra 0,00 e –7,00 mt dal P.C.
  • Scavo a mano a sezione obbligata, variabile in base alle effettive esigenze di avvicinamento al segnale rilevato nel corso dell’effettuazione delle operazioni di cui ai precedenti punti;
  • Rinterro sommario, effettuato con mezzo meccanico, degli scavi di cui ai precedenti punti.


Ambiti Di Lavorazione:

La richiesta di svolgimento della messa in sicurezza dei cantieri non proviene solo da committenti che si accingono ad eseguire opere di grandi dimensioni, ma proviene da svariate necessità, come ad esempio la realizzazione o la sistemazione di scuole, aree di ospedali, parcheggi, strade, la sistemazione degli argini dei fiumi, la realizzazione di centrali idroelettriche, ampliamenti di impianti di depurazione già esistenti e molto altro. La bonifica bellica sistematica nei cantieri consente di ottenere l’agibilità delle aree oggetto dei lavori edili, evitando che si creino situazioni di rischio molto elevato, come per esempio lo scoprimento di un ordigno durante fasi di scavo, o situazioni già compromesse, come esplosione di ordigni per urti accidentali durante altre fasi di lavoro ecc. La scoperta accidentale di una bomba inesplosa, senza aver prima effettuato dei lavori di Bonifica bellica da una ditta specializzata potrebbe, inoltre, provocare, onerosi ritardi e disagi legati all’interruzione dei lavori. Il D.Lgs. 81/2008, emendato dalla L.117/2012 dispone che la valutazione del rischio bellico sia obbligatoria, quindi il coordinatore per la progettazione, attraverso analisi storico- documentali o analisi strumentali, valuta se il livello di rischio bellico possa essere considerato accettabile o non accettabile. Nel caso in cui l’analisi riveli un rischio non accettabile il coordinatore per la progettazione dovrà procedere con la messa in sicurezza convenzionale delle zone a rischio bellico e il committente procederà con la scelta della ditta incaricata alla bonifica bellica.

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